Cinema Teatro Amiata

Abbadia San Salvatore 

LA NOSTRA PROGRAMMAZIONE

CINEMA TEATRO AMIATA


In seguito allo sviluppo economico urbanistico causato dallo sfruttamento delle miniere di mercurio per opera di industriali tedeschi a partire dal 1896, nel centro amiatino, per iniziativa della Società Mercurifera Monte Amiata S.p.A., si avviò un programma di opere assistenziali fra le quali era prevista anche la costruzione di un nuovo teatro.
Progettato dal geometra G.G. Bossi , il nuovo teatro venne realizzato nel 1930.
Anche se usato prevalentemente come cinematografo, ha ospitato spettacoli teatrali, feste da ballo, assemblee civiche e politiche. All'inizio degli anni settanta è stato venduto a privati e ha assunto la denominazione di Supercinema. Nel 1984, dopo esser stato acquisito dal Comune, il teatro è stato oggetto di un programma di recupero, su progetto dell'architetto Giorgio Cosimi e con finanziamenti del Progetto Regionale FIO, conclusosi nel 1989.
Con la sua sala rettangolare dotata di galleria, il teatro costituisce un importante riferimento per le attività culturali dell'area amiatina ospitando spettacoli teatrali, cinema, convegni, ecc.
Dal 1999 è gestito da Pinzuti Franco.

P R O G R A M M A Z I O N E

Film
"FAMILIA"
Un film di Francesco Costabile. 
Con Francesco Gheghi, Barbara Ronchi, Francesco Di Leva, Marco Cicalese

Martedì 8 ore 21,30
Mercoledì 9 ore 17,30 e 21,30



Licia è una donna che si divide tra lavoro e figli. Suo marito Franco Celeste è appena uscito di prigione, ha provato ad allontanarlo per via dei suoi atteggiamenti violenti senza successo. Nella sua vita ripiomba più volte, malgrado i tentativi di denunce e allontanamenti vari, e questo funesta la sua serenità e quella dei suoi due figli. In particolare Luigi, che sta prendendo una brutta piega: rincasa tardi la sera, frequenta neofascisti, è sempre di cattivo umore. Intanto la violenza in casa non accenna a diminuire.

È un film volutamente disturbante, l'opera seconda di Francesco Costabile. Un melò violento e claustrofobico con l'anima di un cupo thriller che getta lo spettatore in un'atmosfera carica di tensione, facendolo diventare membro esterno della famiglia che racconta.






Film
"BABYGIRL"
Un film di Halina Reijn. Con Nicole Kidman, Harris Dickinson, Antonio Banderas, Sophie Wilde
Venerdì 11 ore 21,30
Domenica 13 ore 21,30
Lunedì 14 ore 17,30 e 21,3

Romy è una donna di grande successo, a capo di un'importante azienda di New York e al tempo stesso moglie e madre di famiglia. Il rapporto con il marito Jacob, molto diverso da lei e dall'indole più artistica lavorando come regista teatrale, è solido ma dal punto di vista sessuale Romy rimane insoddisfatta. In ufficio incontra Samuel, un giovane stagista che sembra intuire qualcosa sul desiderio della donna ed è felice di prendere il controllo. Ne nasce una relazione eccitante ma rischiosa, in cui i due giocano sul filo del rasoio di una dinamica di potere ambigua.

Con l'intento dichiarato di aggiornare il genere del thriller erotico secondo una prospettiva contemporanea, integrando temi di femminismo, parità di diritti e molestie sul lavoro, la regista olandese Halina Reijn continua in realtà un lavoro iniziato già nel 2019 con il suo primo film Instinct, di cui Babygirl riprende anche una dinamica di gioco di potere intrecciato, per il quale parte dell'appeal sensuale nasce dal pericolo reciproco per i due amanti.





Film
"IN THE MOOD FOR LOVE"
Un film di Wong Kar-wai. 
Con Tony Chiu-Wai Leung, Maggie Cheung, Rebecca Pan, Lai Chen
Martedì 15 ore 21,30
Mercoledì 16 ore 17,30 


Hong Kong, 1962. I coniugi Chow e i coniugi Chan si trasferiscono lo stesso giorno in due appartamenti contigui. Sono il signor Chow e la signora Chan a rientrare più di frequente a casa ed è così che nel giro di breve tempo scoprono che i rispettivi consorti sono amanti. La volontà di comprendere le ragioni del tradimento subito li porterà a frequentarsi sempre più spesso e a condividere le sensazioni provate.

In the Mood for Love è come una prigione; una romantica, sensuale, impalpabile e atemporale prigione. In cui i gesti si ripetono incessantemente e gli orologi non indicano nulla di significativo sul trascorrere del tempo (a quello ci pensano i dettagli, come il cibo o i vestiti, che aiutano a comprendere il cambio di stagione), ma si limitano al loro ruolo di custodi immoti dello status quo.





Film
"HERETIC"
Regia di Scott Beck, Bryan Woods. 
 con Hugh Grant, Sophie Thatcher, Chloe East, Leanne Khol Young

Venerdì 18 ore 21,30
Domenica 20 ore 21,30
Lunedì 21 ore 17,30 



Un mix di tensione e ironia, gioco e genere. Grande interpretazione di Hugh Grant.

Sorella Paxton e Sorella Barnes sono due giovani missionarie della chiesa mormona, che si dedicano alla predicazione e visitano porta a porta chi si mostra interessato ad approfondire il loro credo religioso. Quando varcano, però, la soglia del signor Reed, sul principiare di uno scatenato temporale, non sanno che stanno entrando nella tana del lupo e che l'interesse dell'uomo per l'argomento sprituale nasconde in realtà oscure deviazioni mentali e terribili trappole pronte a incastrarle.

"Bless this mess" è la scritta che compare in cornice nel salottino all'ingresso della casa del signor Reed: "Benedici questo casino"; peccato che l'ambiente sia caratterizzato da un ordine impeccabile.













Film
"UNA FIGLIA"
Un film di Ivano De Matteo. Con Stefano Accorsi, Ginevra Francesconi, Michela Cescon
 Martedì ore 21,30
Mercoledi 23 ore 17,30 e 21,30


Un film doloroso e privo di giudizi. Un cinema che non si dimentica facilmente.

Sofia è un'adolescente che ha perso la madre e mal sopporta la nuova compagna di suo padre Pietro. Una sera i conflitti tra le due, innescati puntualmente dall'insofferenza di Sofia, sfociano nell'irreparabile. Quando Sofia verrà arrestata inizierà un lungo percorso, e suo padre Pietro si ritroverà a dover mettere in pratica valori come comprensione e accettazione, ma il perdono non è scontato.

Un film doloroso, che mira ad approfondire senza mai giudicare.

È Una figlia di Ivano De Matteo, regista che ci ha abituati da sempre a opere che sospendono ogni giudizio e affrontano tematiche complesse, difficili, spesso dure. Non sono film che si dimenticano facilmente, i suoi. Non sono facili da digerire, ed è un complimento: a fronte di un certo cinema nostrano superficiale e patinato, il suo è ancora un cinema che va a fondo, ancorato e attento alla realtà, alle sue sfumature e alle sue contraddizioni. Un cinema non rassicurante e per questo interessante, capace di intercettare certe espressioni di malessere sociale e raccontarle senza fronzoli e senza retorica.













Film
RITROVARSI A TOKYO
Un film di Halina Reijn. Con Nicole Kidman, Harris Dickinson, Antonio Banderas, Sophie Wilde
Venerdì 25 ore 17,30
Domenica 27 ore 21,30
Lunedì 28 ore 21,3




Jerome, detto Jay, è un tassista francese che vive a Tokyo, ma è soprattutto un padre separato che non vede l'ora di ritrovare sua figlia Lily. In Giappone la legge non prevede l'affido congiunto, così Jay spera almeno di rintracciarla girando con il taxi per tutta la città. Nel frattempo aiuta la sua amica Jessica, che si trova nella sua stessa situazione, a rivedere suo figlio. Nulla è facile come sembra, ai genitori europei la burocrazia nipponica appare come una barriera insormontabile, bisogna ricorrere a metodi più empirici, più umani, solo così l'impossibile "caccia al tesoro" filiale può trasformarsi in una concreta opportunità di incontro tra un genitore disperato e sua figlia.

È un commovente dramma sulla paternità e insieme un'opera di sottile denuncia sulla rigida legge nipponica in tema di affidamento, Ritrovarsi a Tokyo di Guillaume Senez.

Il titolo italiano già svela l'intento del protagonista, interpretato in modo profondamente umano, empatico e convincente dal francese Romain Duris, che a sette anni da Le nostre battaglie torna a farsi dirigere da Senez e per l'occasione ha imparato il giapponese. Ovvero ritrovare sua figlia in una metropoli di milioni di persone, tramite il suo taxi. Il titolo originale insisteva sul senso di questa ricerca, ritrovare "una parte mancante" di sé.


Film
"WELIVE IN TIME - Tutto il tempo che abbiamo"
Un film di John Crowley. Con Florence Pugh, Andrew Garfield, Adam James, Aoife Hinds
 Martedì ore 21,30
Mercoledi 23 ore 17,30 e 21,30


Si incontrano in un ospedale. Lui è Tobias Durand, lavora per la fabbrica di cereali Weetabix e si trova in strada di sera in accappatoio alla ricerca di una penna per firmare le carte del divorzio. Lei è Almut Brühl, un ex-pattinatrice ora chef in ascesa che l'ha investito. Tra loro nasce una forte attrazione e dopo poco vanno a vivere insieme. Da lì parte la loro storia che attraversa circa dieci anni, tra alti e bassi, momenti di grande felicità culminati con la nascita della figlia ad altri tragici quando Almut scopre di avere un cancro e deve scegliere un trattamento che può allungarle la vita ma farla soffrire di più oppure sfruttare al meglio il tempo che le rimane.

Tutto nasce per caso. Oppure no. Una matita che si spezza, un' auto incastrata tra altre due, date di momenti importanti che finiscono per coincidere. We Live in Time non è solo un melodramma sulla malattia, o almeno non soltanto.














La Sala

Il Palco

Il Bar
CARATTERISTICHE SALA
DOTAZIONI TEATRO
IMMAGINI
BAR

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